In forma comunitaria

Nella giornata del malato, in chiesa di san Domenico, domenica 15 aprile 2018 durante la S. Messa alle ore 16.00

Su richiesta personale

al parroco o attraverso i ministri dell'eucarestia che visitano gli ammalati

 

v. informatutti

Approfondimenti della commissione cultura

I discepoli, per mandato di Gesù, “predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano”.
L’apostolo Giacomo ha scritto: “Chi  è  malato chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.

Per chi è il Sacramento dell’Unzione degli infermi?
E’ il Sacramento specifico di chi è infermo. Mediante esso il malato viene purificato, confortato, perdonato e  preparato al passaggio nella Casa del Padre.

Perché non si chiama più “Estrema Unzione”?
Perché non è soltanto il Sacramento di coloro che sono in fin di vita, ma anche di coloro che soffrono di malattie o infermità serie, o  devono subire un intervento impegnativo o  sono in stato di fragilità dovuta alla vecchiaia.

Chi ha istituto questo Sacramento?
L’ha istituito Cristo stesso e San Giacomo lo ha attestato: “Chi  è  malato chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore”.

Chi può amministrare questo Sacramento?
Esso può essere amministrato solo dai sacerdoti o dal Vescovo.

Come è il rito dell’Unzione degli Infermi?
La celebrazione di questo Sacramento consiste essenzialmente nell’Unzione con l’olio benedetto sulla fronte e sulle mani del malato accompagnata dalla preghiera del Sacerdote

Qual è la preghiera che il Sacerdote recita?
Per questa santa Unzione  e per la sua piissima misericordia ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo, e liberandoti dai peccati, ti salvi e nella sua bontà ti sollevi. Amen”.
Mentre il Sacerdote pronuncia queste parole Cristo stesso è presente  e ripete il gesto di stendere le mani sull’ammalato per il bene dell’anima e anche per la salute del corpo.

Quali sono gli effetti del Sacramento dell’Unzione degli infermi?
L’Unzione degli infermi dona

  • Consolazione,   pace e  forza  per sopportare le sofferenze della malattia e della vecchiaia. Inoltre la sofferenza, se unita alla passione di Cristo, può diventare mezzo di purificazione e di salvezza per sé e per gli altri;

     -    il perdono dei peccati;

  • il recupero della salute, se ciò giova alla salvezza spirituale;
  • la preparazione al passaggio alla vita eterna.

Questo Sacramento può essere ricevuto più volte?
Si, lo si può ricevere più volte: quando si verifica un aggravarsi della malattia oppure quando capita un’altra malattia seria.

Oltre all’Unzione degli infermi la Chiesa che cosa raccomanda al malato?
La Chiesa raccomanda, se le circostanze lo permettono, di far precedere questo sacramento dal sacramento della Penitenza e di fare seguire quello della Eucaristia sotto forma di Viatico.

Che cos’è il Viatico?
E’ la santa Comunione ricevuta da coloro che stanno per lasciare la vita terrena e si preparano al passaggio alla vita eterna.
La Comunione al Corpo e  al  Sangue di Cristo in questo momento  ha un’importanza particolare: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” .